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Bolzano, 22 ottobre 2021

 

“Leggere, riflettere e rileggere“

Studi in onore di Ulrike Kindl in occasione del suo 70° compleanno 

 

“Avere 70 anni non è un merito, la natura l’ha voluto così. Sono molto felice di aver compiuto 70 anni in buona salute e, soprattutto, che la mia mente funzioni ancora.” Ulrike Kindl dopo la consegna degli Scritti in suo onore

 

In occasione del 70° compleanno della germanista e storica della cultura Prof.ssa Ulrike Kindl sono stati pubblicati gli Studi in suo onore dal titolo “Leggere, riflettere e rileggere”. Con questo florilegio, l’istituto culturale ladino “Micurá de Rü” intende ringraziare Ulrike Kindl per il lavoro scientifico che ha svolto negli ultimi decenni per divulgare la cultura ladina – in particolare con la sua rilettura critica delle leggende dolomitiche di Karl Felix Wolff – e la complessa storia dell’Alto Adige/Südtirol.

Con il libro “Leggere, riflettere e rileggere”, i curatori Leander Moroder, Hannes Obermair e Patrick Rina sono riusciti a coinvolgere un’impressionante schiera di amici, colleghi e “compagni di avventura” di Ulrike Kindl; vi hanno infatti contribuito Leo Andergassen, Roland Bauer, Fabio Chiocchetti, Alessandro Costazza, Nicola Dal Falco, Michael Dallapiazza, Siegfried de Rachewiltz, Ivan Dughera, Vincenzo Ferrone, Marco Forni, Cristina Fossaluzza, Joachim Gatterer, Adina Guarnieri, Andreas Hapkemeyer, Hans Heiss, Leo Hillebrand, Tiziana Lippiello, Guido Massino, Andreas Oberhofer, Hannes Obermair, Günther Pallaver, Werner Pescosta, Josef Prackwieser, Patrick Rina, Paul Rösch, Marcello Soffritti, Martha Stocker, Elisa Tappeiner, Antonio Trampus, Oswald Überegger e Martha Verdorfer. La gamma tematica dei contributi riflette la molteplicità di interessi e le aree di ricerca interdisciplinari della Festeggiata: articoli letterari e storico-culturali si mescolano a saggi di linguistica, di storia contemporanea e di storia della mentalità. Il lavoro scientifico di Ulrike Kindl – scrivono i curatori nella prefazione del libro – è da sempre caratterizzato da uno spirito libero e sagace, che scavalca gli steccati accademici.

Gli Scritti in onore di Ulrike Kindl sono stati consegnati alla Festeggiata il 22 ottobre 2021 nell’ambito di una cerimonia al Parkhotel “Laurin” di Bolzano.

“Leggere, riflettere e rileggere – questo modus operandi continuerà a determinare la mia vita quotidiana, sino a quando un destino benevolo concederà energia alla mia mente. Nessuno mi ha chiesto di condurre una vita intellettuale. Ma una volta che lo fai, è come una dipendenza: non puoi fermarti”. Ulrike Kindl dopo la consegna degli Studi in suo onore

 

Il Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano Arno Kompatscher ha definito Ulrike Kindl, nel suo messaggio di saluto, una vera europea che ha profuso il suo impegno scientifico per lo scambio culturale nella Mitteleuropa. “La profonda convinzione europea che le culture ci uniscono e che la diversità ci unisce richiede una conoscenza della diversità. Con il suo contributo scientifico, la Prof.ssa Kindl ha trasmesso questa consapevolezza agli altoatesini”, ha sottolineato Kompatscher. Complimenti e parole di ringraziamento sono arrivati anche da parte dell’Assessore provinciale alla Cultura ladina, Daniel Alfreider: “La Prof.ssa Kindl è riuscita a reinterpretare in modo critico i miti ladini delle Dolomiti. Il suo è stato ed è un lavoro di ricerca e divulgazione impressionante caratteristico della vita scientifica di Ulrike Kindl”. Manfred Vallazza, Assessore regionale alle minoranze linguistiche, ha elogiato Kindl per il suo lavoro a favore della minoranza ladina in Alto Adige/Südtirol e in Trentino.

Ulrike Kindl è nata a Merano il 16 ottobre 1951. Dopo aver frequentato il Liceo classico in lingua tedesca “Beda Weber” nella città del Passirio, ha studiato germanistica e slavistica all’Università Ca’ Foscari di Venezia e all’Università “Humboldt” di Berlino Est. Dal 1974 al 2011 ha insegnato presso l’ateneo veneziano, dal 1986 in qualità di docente di Lingua e letteratura tedesca. I suoi principali interessi di ricerca sono la filologia medievale, l’iconografia simbolica, l’antropologia culturale e il folclore alpino. È collaboratrice scientifica degli istituti culturali ladini “Majon di Fascegn” (Vigo di Fassa, TN) e “Micurá de Rü” (San Martino in Badia, BZ). Tra le sue pubblicazioni più importanti ricordiamo: Kritische Lektüre der Dolomitensagen von Karl Felix Wolff(1983–1997); Storia della letteratura tedesca. Dal settecento alla prima guerra mondiale (2001); I linguaggi e la storia (2003, con A. Trampus); Sirena bifida. Bilderwelten als Denkräume (2008); Miti ladini delle Dolomiti (2012-2014, con N. Dal Falco); Considerazioni sull’Alto Adige 1918-2018 (2018, con P. Rina e T. Rosani); Il Codice Brandis (2018-2021, con A. Baccin); Il tempo sospeso. L’Alto Adige 1918-1922 (2020, con H. Obermair). Per il suo ampio lavoro scientifico, Ulrike Kindl nel 2016 è stata insignita della Croce al merito del Land Tirol.

 

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